Trento, 27 giugno 2006
QUOTE ROSA, BERASI SICURA
«PUNTIAMO SUBITO AL 50%. PROPOSTA GIÀ IN AUTUNNO»
L’assessore: caccia, Dellai deve mediare
dal Corriere del Trentino di martedì 27 giugno 2006
Il disegno di legge che introdurrà le quote rosa alle elezioni provinciali del 2008 sarà pronto al massimo entro l’autunno. Dopo il via libera del presidente della Provincia Dellai nel vertice di maggioranza a Roncegno, l’assessore alle pari opportunità Iva Berasi si è già attivata e annuncia che «il testo proporrà la quota del 50%». In sostanza, se dovesse passare quest’ipotesi, le liste per le provinciali dovranno riservare metà dei posti a candidati donne. Un traguardo ambizioso sul quale però sarà quasi inevitabile l’apertura di una mediazione al ribasso.
Assessore Berasi, soddisfatta del nullaosta della maggioranza?
«Sì, anche se era un passaggio, per certi versi, dovuto dopo la modifica dell’articolo 51 della Costituzione e il via libera alla legge elettorale della Valle d’Aosta. Il vero punto è la discussione sulla percentuale da riservare alle donne nelle liste».
Qual è la sua posizione?
«Sosterrò la necessità di introdurre il 50% perché se si parla di pari opportunità risulta fin troppo ovvio che c’è solo una soluzione. La proposta di modifica porterà la mia firma e quella delle colleghe Cogo e Dalmaso. Con la Cogo ho già parlato e condivide l’obiettivo del 50%. Dopodichè verrà fatta una valutazione politica all’interno della giunta».
Non sarà semplice far passare questa linea.
«No, me ne rendo conto. Ma la proposta è questa. In Spagna Zapatero si è fermato al 40% e ha fissato l’obiettivo di arrivare in qualche anno ad un’effettiva parità di rappresentanza anche nei vari organi. Qualche passo in avanti è stato fatto anche da noi, penso alla nomina del cda di Trentino trasporti, ma per il futuro dovremo trovare il modo di formalizzare questa scelta».
Il segretario del suo partito, Marco Boato, ha offerto una reinvestitura a Dellai a patto che venga salvaguardato il principio di collegialità. Condivide?
«Dellai deve convincersi della necessità di attribuire pari dignità a tutte le forze politiche valorizzando le diverse sensibilità perché sono una ricchezza. Talvolta invece prevale la demonizzazione delle posizioni altrui. Per il resto è quello che maggiormente riesce ad avere una visione politica del futuro, è un leader di valore e non vedo nessuna alternativa».
Sui temi dell’ambiente, il presidente ha anche ipotizzato di connotare il distretto dell’energia dedicandolo alla ricerca dei mutamenti climatici.
«Quest’apertura alle anime ambientaliste mi è parsa molto positiva e peraltro tocca un tema che ormai da anni sostengo. Proporre di fare del Trentino un laboratorio dei mutamenti climatici significa in realtà affrontare uno spettro di problemi ben più ampio, significa mettersi in rete con il mondo. Tanto per citare un esempio, il protocollo di Kyoto condiziona tutti. Anche Bush che si rifiuta di accettarne gli obiettivi sarà costretto per necessità a ricredersi».
Sulla caccia, lei e il diessino Barbacovi avete chiesto uno stop. Dellai ha detto di no. Quale mediazione è possibile allora?
«Il nostro obiettivo principale è che il presidente tenga conto nella stessa misura delle nostre posizioni come quelle dei cacciatori. Fino ad oggi è stato il paladino dei cacciatori, ma va ricordato che la stragrande maggioranza dei trentini la pensa come noi. E gli suggerirei di non correre il rischio di esporsi ad un referendum.
Capitolo Valdastico?
«Mi attengo alle parole di Boato: certi temi vanno evitati come la peste».
I nodi della legge
e le proposte
L’obiettivo
Entro l’autunno sarà pronto il disegno di legge che introdurrà le quote rosa alle elezioni provinciali, la proposta dell’assessore Berasi è di arrivare alla quota del 50 per cento, ossia le liste per le provinciali dovranno riservare metà dei posti ai candidati donna. Il testo di legge verrà firmato insieme alla Cogo e alla Dalmaso.
Ambiente e caccia
L’assessore è favorevole alla proposta di allestire un laboratorio per la ricerca dei mutamenti climatici, mentre sulla caccia frena e chiede al presidente Dellai di mediare cercando una soluzione che non sia solo dalla parte dei cacciatori.
|